Monte Capodarso e Valle del Fiume Imera Meridionale
Raduno presso il piazzale antistante il Ponte Capodarso, splendido esempio di ponte in pietra a tre campate, edificato durante il regno di Carlo V.
Per raggiungere l’ex miniera, si percorre un sentiero che, superato il ponte Capodarso prosegue, attraverso un’arcata scavata nella roccia dai minatori, quindi fiancheggiando due enormi costoni calcarenitici, costituenti la suggestiva gola di Capodarso, giunge alla zolfara di Giumentaro. L’ex zolfara attualmente è visibile solo dall’esterno, per motivi di sicurezza.
Sono ancora riconoscibili il vecchio pronto soccorso dell’INAIL, il castelletto di accesso al sotterraneo, gli ex uffici, le officine ed altre attrezzature.
L’ente gestore della Riserva, di concerto con le amministrazioni locali dell’ennese, sta predisponendo un piano per il recupero della miniera, per fini museali.
Interessante l’osservazione dei fossili presenti, nelle rocce calcarenitiche precipitate a valle, in seguito ai distacchi del costone di Monte Capodarso, avvenuti nel corso del tempo.
È possibile fare birdwatching, protetti visivamente dalla vegetazione ripariale. Con un po’ di pazienza e fortuna, si possono fotografare bellissimi esemplari di uccelli presenti nel luogo.
Il percorso misura 2.6 mk dal Ponte Capodarso all’ex zolfara.